L’INTERVISTAdi Roberta Fuschi – Livesicilia.it
L’onorevole autonomista a tutto campo.
TAORMINA – Galeotto fu il libro. “Origini e prospettive dell’autonomia siciliana” è il nome del testo scritto da Cateno De Luca e distribuito ai partecipanti dell’assemblea di Sicilia Vera. Insomma, complice l’amarcord sicilianista che aleggia in sala, il deputato autonomista Roberto Dio Mauro non nega la corrispondenza di amorosi sensi (politici) con la formazione di Cateno De Luca.
“C’è un rapporto di stima nei confronti di De Luca, una comunanza politica sin dall’inizio e rispetto a idee e progetti condividendo un senso di estraneità rispetto ai partiti nazionali”, ammette Di Mauro. Sul futuro di Nello Musumeci non si sbilancia e naviga a vista tra doroteismi e obiettivi concreti da portare a casa.
Come riesce a tenere insieme il rapporto privilegiato con De Luca e il sostegno a Musumeci? “Siamo presenti nel governo regionale e siamo interessati alle scelte politiche che si faranno in questi giorni a proposito della programmazione dei fondi comunitari, ci sembra troppo presto: Cateno è partito troppo avanti, ma se parliamo un anno e mezzo prima sarà una rissa continua in questo momento dobbiamo dare serenità alla Sicilia”. E ancora: “Con Cateno il rapporto è buono, ma servono tempo e pazienza, lui gioca una partita da battitore libero e io gioco una partita all’interno del centrodestra”, spiega Di Mauro.
Poi lancia un messaggio chiaro a Musumeci circa la necessità di coinvolgere le formazioni politiche. “Il coinvolgimento dei partiti sarebbe auspicabili di fronte a strumenti straordinari come 30 miliardi di euro: sarebbe auspicabile che Musumeci decida una volta per tutte di sedersi attorno a un tavolo: non è un lottizzazioni ma un modo per mettere in campo le proprie idee cercando una convergenza per avanzare delle richieste adeguate al governo nazionale”.