On. Di Mauro. “Stiamo lavorando a una finanziaria che garantisce risorse per un miliardo e trecento milioni di euro per i Siciliani. E’ un segnale importante per ripartire con la fase 2 senza sensazionalismi.”
Roberto Di Mauro, Vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, interviene nel merito degli interventi e delle risorse che sono stati inseriti dal Governo nella prossima finanziaria per tamponare la drammatica crisi in atto con la pandemia del cosiddetto Covid 19.
“Stiamo lavorando alacremente e nell’interesse dei siciliani in una fase drammatica che investe tutto il mondo per dare risposte concrete ai cittadini isolani attraverso una finanziaria che guarda decisamente all’emergenza sanitaria ed economica che ha colpito l’intera Sicilia.Si sta facendo il possibile e l’impossibile, ma è chiaro che a scanso di equivoci nessuno ha la bacchetta magica e in un momento in cui ci sono difficoltà oggettive anche per chiudere il bilancio,stiamo mettendo in campo il massimo delle risorse senza fare demagogia o promesse irrealizzabili . La finanziaria che ha esitato il Governo Musumeci e che adesso è in commissione bilancio, ha reperito risorse per un miliardo e trecento milioni di euro per aiutare imprese, famiglie, lavoratori e comparti essenziali come il turismo e l’agricoltura. Per entrare nel merito e nel dettaglio si assegnerà ai comuni con un fondo straordinario di altri 300 milioni di euro di trasferimenti, proprio per tamponare l’emergenza in corso e per il fatto che gli enti locali hanno oggettive difficoltà a introitare i tributi locali anche dopo le proroghe e le sospensioni delle stesse, perché le famiglie e le aziende sono in grande affanno economico. Spiace dover constatare che allo stato alcuni Comuni non hanno adottato atti deliberativi per la sospensione del pagamento dei tributi almeno fino al 31/12/2020. Saranno utilizzati 200 milioni dai fondi Poc che andranno alle famiglie in difficoltà. Per scuola e formazione professionale 120 milioni. Saranno sospese fino al 31 ottobre le concessioni governative, canoni irrigui compresi e le concessioni demaniali marittime. L’Irfis concederà circa 100 milioni alle famiglie per i piccoli prestiti e una parte è a fondo perduto e alle imprese 170 milioni a tasso zero e il 30% a fondo perduto. L’Ircac attiverà un fondo da 100 milioni per gli artigiani e altri 50 milioni per la ripresa delle cooperative. Per il turismo la regione ha messo a disposizione 50 milioni per favorire nuovamente l’arrivo dei turisti stranieri e anche per i residenti attraverso l’acquisto di pacchetti turistici e il pernotto gratis fino a due notti. E si sono reperite risorse, circa 10 milioni di euro, per l’editoria isolana, televisioni, carta stampata e giornali on-line, un settore che si trova da tempo in grave crisi. Questi sono segnali concreti che sono fattibili e percorribili, ma è chiaro che la regione siciliana necessita ulteriori aiuti dallo Stato centrale e dall’Europa.E’ una crisi molto dura che non si esaurirà in poco tempo, per questo l’azione del governo Musumeci e mia è incentrata sul sostegno reale alle categorie siciliane, ai meno abbienti, alle famiglie, alle imprese in una logica di bene comune e senza parole ridondanti. La fase due in Sicilia, anche per il senso di responsabilità da parte di tutti, compresa l’opposizione a Sala D’Ercole, può ripartire con tutte le difficoltà del momento. Ecco perché creare polemiche sterili sono da biasimare e talune volte si leggono prese di posizione che sconoscono la realtà dei fatti”